venerdì 28 gennaio 2011

Monaci benedettini a Norcia

[Segnaliamo con piacere l’uscita del nuovo numero (anno XII, n. 2, autunno 2010) del Notiziario del Monastero di San Benedetto, riproducendone l’editoriale.
Il Monastero di San Benedetto (Via Reguardati 22, 06046 Norcia, Perugia) è stato fondato a Roma il 3 settembre 1998 da dom Cassiano Folsom O.S.B. – statunitense, dal 1979 monaco presso la St. Meinrad Archabbey (Indiana, USA), ordinato sacerdote nel 1984, nel 1989 ha conseguito il dottorato in Liturgia a Roma e nel 1992 è diventato presidente del Pontificio Istituto Liturgico – e si è trasferito a Norcia, la città natale di san Benedetto, nel 2000 su invito dell’Arcivescovo di Spoleto-Norcia.
Per favorire un clima di pace liturgica e ciò che il Papa chiama «una riconciliazione interna nel seno della Chiesa», la Santa Sede ha affidato a questa comunità benedettina l’apostolato speciale di celebrare l’Eucaristia in entrambe le forme (
in utroque usu) del Rito Romano. In osservanza della decisione dell’Arcivescovo di Spoleto-Norcia, con la quale si chiede la celebrazione di una sola Messa domenicale nelle comunità religiose, a partire dal 5 dicembre 2010, la Messa conventuale domenicale e festiva viene celebrata alle ore 11:45 nella Basilica di San Benedetto nella forma straordinaria; la Messa conventuale feriale si celebra alle ore 10:00, anch’essa nella forma straordinaria.]


Carissimi amici,
nella prima Domenica di Avvento 2010, abbiamo celebrato il decimo anniversario del nostro arrivo a Norcia, un ritorno quasi mitico dei monaci al luogo di nascita di San Benedetto, dopo un’assenza di 190 anni. Il monastero precedente, abitato dai monaci del ramo Celestino della famiglia benedettina, fu soppresso dalle leggi napoleoniche nel 1810. Abbiamo, quindi, organizzato una festa modesta per celebrare questi due anniversari: i 200 anni dalla soppressione del monastero e i 10 anni dalla rinascita.
Il nostro stemma racchiude questi due momenti importanti. Sul lato sinistro è raffigurato il simbolo della Congregazione dei Celestini, dove la “S” sta per “Spirito Santo”, poiché il primo monastero fondato da Pietro da Morrone (poi Papa Celestino V) era dedicato allo Spirito Santo. Sul lato destro invece, è rappresentato un albero abbattuto nel fiore della vita (la soppressione del monastero nel 1810) ed un nuovo ramoscello che spunta dal tronco (il nostro arrivo nel Giubileo del 2000). Ci sono tre foglie, proprio come i tre monaci che hanno dato vita alla Comunità a Norcia. Oggi, la Comunità è costituita da quattordici monaci, mentre due candidati arriveranno fra poco. Il motto per la celebrazione dell’anniversario è “Succisa virescit”, ovvero “L’albero reciso, è tornato rigoglioso a fiorire”. Perché voglio evidenziare questo dettaglio? Perché abbiamo bisogno di percepire segni di speranza. La costante crescita della nostra comunità monastica (in numero e in grazia) è un vero segno di speranza: Dio opera nella Chiesa e nel mondo e sta facendo grandi cose. Grazie per essere parte di questa grande avventura!
In Domino,
Rev.mo Padre Cassiano Folsom, O.S.B.
Priore

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