La comunità monastica dell'abbazia Notre-Dame de l'Annonciation in processione |
Cari
amici,
avete
sentito parlare dell’«autolimitazione pura e
benefica»? L’espressione non deriva dal codice della strada, ma da Aleksandr Isaevič Solženicyn (1918-2008).
Così dichiarava il grande pensatore russo nel discorso all’Università di Harvard dell’8 giugno 1978:
«Solo
l’educazione volontaria in sé stesso di un’autolimitazione pura e benefica
innalza gli uomini al di sopra del fluire materiale del mondo».
Solženicyn sperava di risvegliare i suoi ascoltatori
a una vita spirituale: «Veramente la vita dell’uomo e l’attività
della società devono anzitutto valutarsi in termini di espansione materiale? Ed
è ammissibile sviluppare questa espansione a detrimento della nostra vita
interiore?». Così ci ammoniva Gesù: «Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la
tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?» (Lc 12,20).
È difficile non attaccarsi ai beni di quaggiù,
spesso penosamente acquisiti. Per questo la Chiesa, durante l’anno liturgico,
prevede dei tempi durante i quali noi possiamo praticare l’«autolimitazione
pura e benefica». Sono i giorni in viola dell’Avvento e della Quaresima e le
vigilie delle grandi festività. Come ci ricorda Dom Prosper Guéranger O.S.B. (1805-1875) nella sua
opera L’anno liturgico: «Il rigore che un popolo sa imporre a certi
giorni di preparazione è un segno della fede che esso ha conservato; tale
rigore dimostra che quel popolo comprende la grandezza dell’oggetto proposto
dalla liturgia al suo culto».
L’Avvento è il
tempo per eccellenza del desiderio di Dio: all’attesa della nascita del
Redentore si unisce quella del suo ritorno nella gloria. L’Avvento ci parla
perciò di penitenza. In monastero noi profittiamo dei pasti ristretti nei
giorni di digiuno per dare tempo alla lettura e all’adorazione. Quale gioia
prepararsi così al Natale! Le restrizioni permettono ugualmente di aiutare i
più poveri di sé in questa festa luminosa. Non siamo forse creati per donare e
per donarci?
Cari amici, voi
che ci aiutate così fedelmente – con la vostra preghiera e la vostra elemosina
– a rimanere salde nella nostra vocazione di lode, d’intercessione e di
penitenza, vogliate ricevere i voti ferventi che formuliamo per voi con
l’avvicinarsi del Natale. Gloria et pax!
Santo Anno della Fede! Con tutta la nostra amicizia e la nostra viva
gratitudine.
Madre Placide Devillers
O.S.B., Badessa
[La Font de Pertus. Lettre des moniales,
n. 92, 31 ottobre 2012, pp. 1-2, Abbaye Notre-Dame de l'Annonciation, 750
Chemin des Ambrosis, 84330 Le Barroux, Francia, trad. it di fr. Romualdo Obl.S.B.]