Elemento essenziale di ogni vita spirituale, il silenzio è una realtà dalle varie sfaccettature. Ecco tre delle sue modalità che san Benedetto ci invita a praticare ogni giorno.
1. Anzitutto, il silenzio della lingua. Per avvertirci della sua importanza, san Benedetto cita questa frase della Sacra Scrittura: “Nel molto parlare non manca la colpa” (Pr 10,19). Consentitemi di rendere questa sentenza ancora più esplicita: “Peccheresti così di meno tacendo un po’ di più!”. Pensiamo in particolare a tutte quelle parole che, nella quotidianità, possono scalfire o addirittura intaccare la carità. Il rimedio? Cominciare subito nel mettere un freno alla nostra lingua e praticare pazientemente l’arte del trattenersi nelle parole.
2. In seguito, il silenzio degli occhi e degli orecchi. Questo silenzio consiste in una certa cesura con il baccano del mondo. Ai giorni nostri, esso implica in particolare di fare un passo indietro rispetto alla permanente sovrinformazione e alle connessioni di tutti i tipi, che hanno per effetto principale di disperdersi, di faticare e così di nuocere all’essenziale. Fatevi questa domanda: una pratica di un tale genere non favorirebbe maggiormente la vostra vita familiare, di coppia, di preghiera?
3. Infine, il silenzio del cuore. La vita cristiana consiste prima di tutto in una relazione intima con Nostro Signore. Per essere coltivata, una tale relazione chiede da parte nostra una reale capacità di raccoglimento e di ascolto interiore, che non sono possibili senza silenzio. Dio non è a suo agio nel rumore, la dispersione e la precipitazione. Se vivremo in essi senza sosta, passeremo allora a fianco di quella intimità che ci propone.
Siamo convinti che la qualità della nostra vita in generale e della nostra vita spirituale in particolare, dipenderanno in parte dai mezzi che sapremo assumere per coltivare efficacemente questo spirito di silenzio.
La prossima volta, S come sonno e siesta.
[Fr. Ambroise O.S.B., “Saint-Benoît pour tous...”, La lettre aux amis, del Monastero Sainte-Marie de la Garde, n. 36, 29 novembre 2020, p. 4, trad. it. di fr. Romualdo Obl.S.B.]