[Il terremoto di magnitudo 6.2 del 24 agosto 2016 che ha colpito il centro Italia, ha causato seri danni strutturali anche alla Basilica e al Monastero San Benedetto di Norcia. Invitiamo tutti i lettori a prendere in considerazione un aiuto allo sforzo di ricostruzione che i monaci hanno immediatamente intrapreso. Lo potete fare subito attraverso questo link. Tramite il sito Internet del monastero benedettino della città che ha dato i natali a san Benedetto e santa Scolastica, è possibile seguire un diario dei monaci in questi giorni drammatici del post-terremoto. Fra le cronache sin qui riportate, ci piace condividere la seguente, redatta dal Vicepriore del Monastero San Benedetto, Padre Benedetto O.S.B.]
Dopo tre settimane di
paziente attesa della cessazione delle scosse e l’assicurazione da parte dei
tecnici della sua agibilità, i monaci hanno ripreso a celebrare la Messa conventuale
domenicale nella zona degli scavi, con una messa solenne commemorativa. La Messa
è stata detta davanti a un altare portatile posto di fronte a un affresco di
Nostra Signora, san Giovanni e san Sebastiano proveniente da una vecchia chiesa
nel vicino paese di Biselli, dopo che, purtroppo, l’ultimo terremoto del 1997
aveva distrutto il resto della chiesa. Gli scavi, o vecchie rovine romaniche,
che ospitano l’affresco erano colmi di amici fedeli e sostenitori, compresa la
calorosa presenza di tre abati francesi venuti in pellegrinaggio dal monastero
di Le Barroux, Triors e Fontgombault per portare il loro sostegno ai monaci di
Norcia dopo il terremoto. Finita la Messa siamo andati a visitare la parte
dell’edificio in rovina, e gli abati hanno potuto conoscere un abitante del
monastero, Tertulliano, la tartaruga che vive in giardino. [...]