Fra tutte le regole antiche, per noi la Regola di san Benedetto racchiude tutte le condizioni desiderabili. Essa si presenta come la figlia più perfetta delle prime regole orientali, come la madre di tutte le altre in Occidente, come il codice sacro che regge da quattordici secoli il mondo monastico, come la più venerabile di tutte per la profonda saggezza e l'eminente santità che brilla in tutte le sue pagine, per la perfezione della vita religiosa che essa stabilisce, per il suo insieme divinamente ordinato, per i suoi mirabili dettagli, come la più illustre per il numero infinito di santi di cui essa ha arricchito il Cielo, per i servizi immensi che essa ha reso alla Chiesa e al mondo, soprattutto nei secoli d'ignoranza e di barbarie durante i quali essa ha salvato dalla completa rovina le sante tradizioni del passato, le preziose opere dei santi Padri, i tesori letterari dell'antichità, offrendo loro asilo nei suoi chiostri, per i benefici che essa ha diffuso sulla società coltivando le arti, le scienze e finanche l'agricoltura, insegnandole ai popoli e impiegando i prodotti che essa ne traeva per nutrire un numero infinito di poveri, nel fondare e sostenere un gran numero di utili istituti, e particolarmente di scuole, di modo che si può dire che durante molti secoli l'Ordine di san Benedetto è stato la provvidenza della società.
Aggiungete a questo che la Regola di san Benedetto è la fonte da cui sono venuti ad attingere tutti i fondatori di Ordini sin dai tempi di questo grande santo, e che quasi tutte le società religiose che sono fiorite nelle epoche successive e quelle che ai giorni nostri fanno l'edificazione del mondo e l'ornamento della Chiesa cattolica, si gloriano di avere san Benedetto per padre, in maniera tale che si può dire che quasi tutto il bene operato dagli Ordini religiosi nella Chiesa di Dio - che è immenso - sgorga dalla Regola di san Benedetto come dal suo principio.
Inoltre questa Regola, secondo la credenza dei benedettini, è divina: essa è stata dettata al loro santo fondatore da un angelo. Essa è stata lodata e approvata da uno dei più illustri e più santi pontefici che abbiano occupato la cattedra di san Pietro, san Gregorio Magno. Essa ricevette la conferma di privilegi assai estesi da un gran numero di sovrani pontefici. (E lo stesso Dio, secondo la testimonianza del medesimo san Gregorio, ha ben voluto accordare a san Benedetto, tramite il ministero di un angelo, dallo stesso luogo in cui scriviamo queste righe, dei privilegi per il suo Ordine infinitamente preziosi).
[Dom Jean-Baptiste Muard O.S.B. (1809-1854), cit. in Un moine bénédictin, La pensée monastique du Père Muard, Éditions Sainte-Madeleine, Le Barroux 2016, pp. 55-56, trad. it. di fr. Romualdo Obl.S.B.]