Parecchi anni fa un vecchio monaco di Montecassino ci raccontava una versione popolare dell’origine di Montecassino. La gente diceva che San Benedetto faceva l’eremita a Monte Trocchio, quello che sbarra la vallata in direzione di Napoli. Il diavolo lo andava a tentare; egli abitava a Montecassino. Un giorno egli disse a Benedetto: tu stai qui nella miseria, in una grotta. Io invece mi sono fatto un bellissimo palazzo lassù. E Benedetto disse: me lo fai vedere? E il diavolo rispose: volentieri, però ad un patto; che tu non faccia mai il segno della croce. Andarono lassù e Benedetto ammirava tutto e lodava il lavoro. E il diavolo gongolava dalla gioia. Ma ad un certo punto Benedetto disse: però c’è una cosa che non va bene.
E il diavolo irritato disse: Non è possibile. Benedetto replicò: Abbi pazienza; vedi quella statua lassù è troppo in alto e si vede poco, (e gliela indicò) invece farebbe più bella figura se fosse qua sotto (e indicò il luogo). E quella finestra là a sinistra (e la mostrò) non è in simmetria con quella di destra (e stese la mano). Il diavolo fece un urlo: Benedetto aveva tracciato il segno della Croce e Cristo aveva preso possesso di Montecassino. Benedetto ci rimase padrone, e al diavolo non restò altro che fargli ogni tanto dei dispetti.
[Dom Bonifacio Borghini O.S.B. (1895-1986), S. Benedetto. Vita - Regola, Benedictina Editrice - Abbazia di S. Paolo, Roma 1997, pp. 26-27]