Sant'Erardo celebra la Messa (Evangeliario dell'Abbadessa Uta, sec. XI) |
settima domanda
Tuttavia ci sono degli studi, come quello rinomato del prof. Otto
Nussbaum, nei quali è scientificamente dimostrato che sin dai tempi più remoti ci
sono state delle celebrazioni verso il popolo, e che queste fossero anche più
antiche.
Nel
suo studio di grande respiro, Der
Standort des Liturgen am christlichen Altar (il posto del liturgo all’altare
cristiano), apparso nel 1965, Nussbaum scrive: “Quando comparvero gli edifici
cultuali propriamente detti, non vi erano delle regole precise che fissavano da
che parte dell’altare dovesse mettersi il liturgo. Egli poteva rimanere sia
davanti sia dietro l’altare” (p. 408). Egli ritiene che la celebrazione verso
il popolo sia stata
preferita fino al VI secolo.
Tuttavia
Nussbaum non distingue a sufficienza tra le chiese con l’abside a Est e quelle a
Ovest e la cui entrata era dunque a Est. Quest’ultimo orientamento è quasi
esclusivo delle basiliche del IV secolo, specialmente quelle fatte erigere dall’imperatore
Costantino e da sua madre Elena, come per esempio la chiesa di San Pietro a
Roma.
Ma,
dall’inizio del V secolo, san Paolino da Nola indica come abituale (usitatior)
l’abside a Est [1]. In effetti, le basiliche con l’entrata a Est si trovano
soprattutto a Roma e nell’Africa del Nord, mentre sono relativamente rare in
Oriente (a Tiro e ad Antiochia).
L’entrata
a Oriente (basiliche costantiniane) imitava la disposizione del Tempio di
Gerusalemme (cfr. Ez 8, 16), come di
altri templi antichi, le cui porte aperte lasciavano entrare la luce del sol
levante, che faceva scintillare all’interno la statua del dio.
Nelle
basiliche cristiane con l’entrata a Est, il celebrante era obbligato a rimanere
normalmente davanti al lato “posteriore” dell’altare, al fine di essere rivolto
a Oriente al momento dell’offerta del Santo Sacrificio, mentre nelle chiese con
l’abside a Est, egli rimaneva “davanti” all’altare (ante altare), quindi con le spalle all’assemblea.
Per
il fatto che in alcune di queste ultime basiliche vi fosse posto dietro l’altare
per il celebrante, si è talora dedotto che costui si sarebbe posto da questo
lato e che sarebbe stato dunque rivolto verso il popolo – in particolare quando
c’era inoltre, al fondo dell’abside, un banco per i sacerdoti, con un trono per
il vescovo.
Si
tratta di una conclusione manifestamente erronea – adottata peraltro da
Nussbaum –, come si può dimostrare in maniera irrefutabile con l’aiuto delle
risultanze degli scavi archeologici [2]. Diversamente, perché si sarebbero
costruite queste chiese esattamente in direzione dell’Est?
[1]
Ep. 32, 13 (PL 61, 337).
[2]
Cfr. K. Gamber, Liturgie und kirchenbau (Liturgia
e costruzione delle chiese), pp. 16-18.
[Klaus Gamber, “L’autel face au peuple.
Questions et réponses”, in Tournés vers le Seigneur!, Éditions
Sainte-Madeleine, Le Barroux 1993, pp. 19-55 (pp. 36-37) / 6 - continua]