martedì 6 maggio 2014

La gioia in Rancé / terza parte

La gioia in Dio
 
Le consolazioni più elevate sono quelle della preghiera, posto che essa sia concepita come si conviene. A tale proposito, Rancé enuncia degli eccellenti princìpi:
“Abbiate cura di non fare consistere questa preghiera in una speculazione arida e destituita da quello spirito che ne deve fare tutto il merito e tutta la forza, e senza il quale essa non saprebbe trovare né accoglienza né accesso presso Dio, al quale è offerta… Fate invece che la vostra preghiera sia la voce e il grido del vostro cuore, … o piuttosto che lo Spirito Santo lo formi lui stesso mediante le sue operazioni divine… Perché lo spirito di Dio è libero…, abbandonatevi al movimento che vorrà donarvi… Consegnategli tutta la disponibilità del vostro uomo interiore e seguite con una perfetta semplicità l’impulso del suo spirito” [18].
Più avanti, con termini simili a quelli di san Gregorio e di san Bernardo, ma che tradiscono inoltre un’esperienza personale o, in ogni caso, un autentico fervore, Rancé descrive il “felice momento” in cui l’anima è elevata a una preghiera pura, in presenza di Dio:
“Essa non guarda che lui, non conosce che lui; tutto gli sfugge e scompare, fuori da quella bellezza che possiede e da cui è posseduta; quella bellezza, intendo dire, che l’attira e la rapisce senza fine mediante la potenza del suo fascino infinito, che la rende incapace di arrestarsi anche solo un momento e di sospendere la propria azione, e che, impedendole di avere alcun ritorno né alcuna riflessione su sé stessa, fa che essa ignori e che non sappia ciò che accade in lei, fino ad accorgersi che il suo stato è l’effetto dell’eccellenza della sua preghiera… [19].
“È di questa orazione che parlava il Profeta, quando si è servito di queste parole: ‘Inebriabuntur ab ubertate domus tuae, et torrente voluptatis tuae potabis eos’ [20] [‘si saziano dell’abbondanza della tua casa e li disseti al torrente delle tue delizie’]. C’insegna che Dio si dona e si effonde nelle anime con tanta abbondanza, effusione e pienezza, che si potrebbe dire che esse abbondano delle sue grazie e dei suoi favori, e che trovandosi in una specie di obnubilamento e di sonno causati da questa santa ebbrezza, esse dimenticano ogni cosa e persino sé stesse, e non conservano più sentimento che per gustare le dolcezze delle sue ineffabili comunicazioni… [21].
“Infine, un’anima che è innalzata dall’ardore e dalla vivacità della sua preghiera, e come sprofondata nel seno di Dio, trova in questo inesauribile abisso ogni tipo di beni delle consolazioni infinite; essa si lascia trasportare dal peso del suo amore, segue la violenza e l’impeto della sua attrazione [22]; tutti i suoi desideri sono soddisfatti; essa non pensa, non vuole altro che la felicità di cui gioisce, e tutto ciò che vi è d’estraneo è al suo sguardo come se non esistesse” [23].
 
[18] Cap. XI, q. 1, t. II, p. 362 ; e cap. XI, q. 4, p. 384.
[19] Cfr. San Bernardo, Sup. Cant., 79, 1, S. Bernardi opera, II, Roma 1958, p. 272; e Cassiano, Conf., 9, 31, coll. “Sources chrétiennes”, 54, p. 66.
[20] Sal 35,9.
[21] I temi della “santa ebbrezza” e del “sonno vigilante” sono frequenti nella tradizione, come mostrano le testimonianze che ho raccolto sotto i titoli “Sobre ivresse”, in La liturgie et les paradoxes chrétiens, Parigi 1963, pp. 37-58, e “Lectulus. Variazioni su un tema biblico della tradizione monastica”, in C. Vagaggini (cur.), Bibbia e spiritualità, Roma 1967, pp. 417-436.
[22] L’idea che occorre sostituire “il peso dell’amore” al peso del peccato si trova in san Gregorio Magno; in L’amour des lettre set le désir de Dieu, Parigi 1957, pp. 34-37, e in La spiritualité du moyen âge, Parigi 1961, pp. 25-42, ho citato dei testi. Cfr. pure M. Walther, Pondus, Dispensatio, Dispositio. Worthistorische Untersuchungen zur Frömmigkeit Papst Gregors des Grossen, Lucerna 1941.
[23] Cap. XI, q. 7, pp. 405-407.
 
[Dom Jean Leclercq O.S.B., La joie dans Rancé, Collectanea Ordinis Cisterciensium Reformatorum, 25 (1963), pp. 206-215 (qui pp. 210-211), trad. it di fr. Romualdo Obl.S.B. / 3 - segue]

Share/Save/Bookmark