Nella
linea giusta del Vangelo, per san Benedetto è evidente che la vera gioia si
trova solo in Dio. Il fondamento della gioia è quindi di avere una giusta idea
di Dio. Per san Benedetto, Dio è un Padre, che si occupa di noi: “Guardate come
nella sua misericordiosa bontà ci indica la via della vita!” (RB, Prologo).
Questo invito, significato a tutti in occasione del battesimo, esprime
interamente il desiderio di Dio di attrarci per unirci a Lui. Da parte di Dio
questo invito è definitivo. Trovare la gioia non dipende più che dalla nostra
risposta.
Il
segreto della gioia consiste nel comprendere che il mezzo per ottenerla non è
di cercarla per sé stessa, ma che essa è un frutto, il frutto della carità.
Sicché la chiave della gioia risiede concretamente nel “non anteporre nulla all’amore
di Cristo” (RB, cap. 4), cioè praticare autenticamente alla sequela di Cristo
il duplice comandamento dell’amore di Dio e del prossimo. Ovvero “temano
filialmente Dio” (RB, cap. 72) e amino “il prossimo come sé stesso” (RB, cap. 4).
La
condizione della gioia si trova quindi in una conversione permanente e un
grande distacco da sé stesso, perché non la si troverà nella soddisfazione dei
nostri desideri, ma nel dono disinteressato di noi stessi. Il grande paradosso
della gioia è che essa non è incompatibile con la sofferenza! La gioia può
coabitare con una certa sofferenza. Vi è finanche una maniera di soffrire in
unione con Nostro Signore, che può essere fonte di gioia.
Infine,
la salvaguardia della nostra gioia è di sapere che, se nel nostro cammino verso
Lui, il nostro Padre del cielo attende indubbiamente da noi degli sforzi
generosi, ciò nonostante Egli non esige che sia impeccabile. Così che noi
dobbiamo “non disperare mai della misericordia di Dio” (RB, cap. 4). La nostra
debolezza è presa in conto!
Pratichiamo
questo insegnamento di san Benedetto e vedremo assai velocemente che la vera
gioia non è così lontana!
La
prossima volta, M come mormorazioni.
[Fr. Ambroise O.S.B., “Saint-Benoît pour tous...”, La lettre aux amis, del Monastero Sainte-Marie de la Garde, n. 29, luglio 2018, p. 4, trad. it. di fr. Romualdo Obl.S.B.]