San Benedetto per tutti…
«Ma
veramente per tutti»? Sì! Ma a una
condizione da parte nostra, quella di volere davvero imparare ad ascoltare. È
qui che inizia la difficoltà! Perché, monaco o meno, sapere ascoltare è un’arte
molto delicata, ne converrete! San Benedetto, sapendo che l’ascolto è il grande
tema della vita spirituale, ce ne parla sin dall’inizio del prologo della
Regola. Chiediamo dunque a lui le chiavi di quest’arte delicata. Ecco cosa ci
dice: «Ascolta, figlio mio, gli insegnamenti del maestro e
apri docilmente il tuo cuore; accogli volentieri i consigli ispirati dal suo
amore paterno e mettili in pratica…». In questo breve brano troviamo tre chiavi
fondamentali per insegnare a chiunque l’arte di ascoltare, e in fondo l’arte di
diventare discepoli. Vediamole:
1
- «Apri docilmente il tuo cuore». Per ascoltare
veramente, bisogna metterci il cuore. Tutti gli innamorati, gli amici, i familiari,
i superiori, lo sanno. Solo l’orecchio del cuore può creare in noi l’attenzione
e la disponibilità richieste per tenere pronta la nostra anima a ricevere
adeguatamente una parola.
2
- «Accogli volentieri». Volere essere discepoli è la prima condizione
per potere profittare dell’insegnamento di un maestro. Colui che non ha sete di
essere aiutato, illuminato e guidato, non potrà mai esserlo.
3
- «Mettili in pratica». Fare passare nella vita l’insegnamento
ricevuto è uno dei grandi mezzi per poterlo penetrare ancora di più.
Volete
provare? Leggete e ascoltate con queste medesime disposizioni i capitoli 2, 64
e 72 della Regola, applicandoli alla vostra situazione personale. Allora
potrete constatare che la parola di san Benedetto è davvero per tutti, anche
oggi!
[Fr. Ambroise O.S.B., "Saint-Benoît pour tous...", La lettre aux amis, del Monastero Sainte-Marie de la Garde, n. 18, novembre 2014, pp. 2-3, trad. it. di fr. Romualdo Obl.S.B.]