Sopra ogni altra cosa, voi dovete sforzarvi di tenere la vostra anima costantemente indirizzata alla contemplazione e il vostro spirito sempre diretto a Dio e alle cose di Dio. Altre pratiche possono fare una maggiore impressione esterna, quali le veglie, la mortificazione del corpo, il digiuno ed altri esercizi simili. Ma tutto ciò, per quanto necessario, deve essere considerato come una questione di importanza relativamente secondaria, e solo valido in quanto aiuta a purificare il cuore. La causa per cui così pochi sono coloro che raggiungono la perfezione sta nel fatto che si spendono tempo ed energie per cose che hanno un valore relativamente piccolo e si presta così poca attenzione alle cose che veramente contano. Così, se volete raggiungere il vostro scopo, entrate in voi stessi e ritiratevi da tutto il resto, per quanto vi è possibile. Tenete in tranquilla purezza gli occhi del vostro cuore, distogliendo i vostri pensieri dalle forme degli esseri inferiori; liberate le vostre volontà dalle cure della terra e restate uniti a Dio sovrano mediante un amore fervente... e così la vostra anima, protesa verso Dio con tutti i suoi poteri e le sue energie, diventerà una stessa cosa, un solo spirito con Lui; e questa, come noi sappiamo, è la più alta perfezione di vita.
[Anonimo cistercense del secolo XII, cit. in Le Directoire Spirituel des Cisterciens Reformés, Bricquebec 1910, p. 41]