Esiste una semplice ricetta per
riuscire nella propria quaresima? Una buona notizia, la risposta è sì! Essa si
trova nel capitolo 49 della Regola, intitolato “L’osservanza della quaresima”.
Di cosa ci parla san Benedetto in tale capitolo?
− Di una disposizione dell’anima da
avere: è anzitutto da essa che dipende la nostra quaresima. Ecco come la
descrive san Benedetto: “ognuno […] attenda la santa Pasqua nella gioia del più
intenso desiderio spirituale”. La quaresima è quindi anzitutto un tempo in cui
dobbiamo fare l’esperienza della gioia, di quella gioia spirituale che sgorga
da un desiderio di Dio purificato e intensificato. Noi siamo fatti per Lui,
dunque in questi giorni c’è necessariamente una gioia che attende coloro che si
applicano a servirlo e amarlo con più fervore. In particolare, c’è una gioia
speciale a “vigilare con gran fervore sulla purezza della propria vita,
profittando di quei santi giorni per cancellare tutte le negligenze degli altri
periodi dell'anno”.
− Di
sforzi ben mirati da scegliere: ma non c’è fervore senza conversione! San
Benedetto ci esorta quindi ad applicarci molto concretamente a quattro cose: “preghiera
accompagnata da lacrime di pentimento, allo studio della parola di Dio, alla
compunzione del cuore e al digiuno”. Osservate bene l’ordine con il quale sono
proposti questi quattro temi, che costituisce da solo tutto un insegnamento! La
priorità è quella di trascorrere del tempo con Dio per poterlo ascoltare meglio
grazie alla preghiera e alla lettura. Le rinunce sono certo essenziali, ma non
servono a nulla se non sono precedute e accompagnate da tre altri punti.
− Un
controllo intelligente: poiché la tentazione è spesso di prendere tutte le
risoluzioni eccetto quelle sulle quali il buon Dio ci attende veramente, non
sarà forse inutile farsi consigliare da un sacerdote! Ciò al fine di evitare le
piste false e gli scoraggiamenti possibili.
Il tutto offerto, certamente, di “propria
iniziativa […] ‘con la gioia dello Spirito Santo’”, onde toccare veramente il cuore
di Dio e lasciare un maggiore accesso alla sua opera in noi.
La prossima volta, D come domenica.
[Fr.
Ambroise O.S.B., “Saint-Benoît pour tous...”, La lettre aux amis,
del Monastero Sainte-Marie de la Garde,
n. 25, marzo 2017, p. 4, trad. it. di fr. Romualdo Obl.S.B.]