Ai lettori che ci riservano la cortesia della loro attenzione, desideriamo fornire alcuni richiami che abbiamo pubblicato nel corso di questi otto anni, volti a permettere di trarre qualche spunto utile per la vita interiore durante il presente tempo quaresimale.
L’orientamento generale ci è dato dal capitolo XLIX della Regola di san Benedetto, "De Quadragesimae observatione", cui anzitutto rimandiamo.
Traendo spunto dalle preghiere della Messa nella prima domenica di Quaresima, Dom Gérard Calvet O.S.B., fondatore e primo abate del monastero Sainte-Madeleine di Le Barroux, nello scritto "Salmo 90. Il combattimento spirituale" ci offre una meditazione alla sequela di san Bernardo.
Riprendendo l’insegnamento di san Benedetto e della sua Regola, lo stesso Dom Gérard, in "Nella gioia del più intenso desiderio spirituale", desidera farci conoscere l’essenza della spiritualità quaresimale cui deve tendere il desiderio dell’anima: l’attesa della Pasqua.
Sempre alla scuola di san Benedetto, prezioso è l’intervento di Dom Louis-Marie Geyer d’Orth O.S.B., abate del monastero Sainte-Madeleine di Le Barroux, che ci esorta a "Un buon proposito per la Quaresima".
L’insegnamento dei Padri della Chiesa emerge dalla "Catechesi pacomiana sulla Settimana Santa" di san Pacomio, come pure da alcune istruzioni tratte dalle Istituzioni cenobitiche di san Giovanni Cassiano, contenute nella pagina "Per la Quaresima: il digiuno".
L’abbadessa Anna Maria Cànopi O.S.B. prosegue con una meditazione sul capitolo XLIX della Regola di san Benedetto, offrendoci un commento sul tema "Per la Quaresima: la lectio divina".
Altrettanto profonde, e pienamente radicate nella spiritualità benedettina, sono le esortazioni del beato Alfredo Ildefonso Schuster O.S.B., che in "La Pasqua nostra" ci mostra come l’intera vita ascetica è una preparazione alla Pasqua dell’anima, ossia alla sua resurrezione in Cristo.
Potremo poi rileggere la meditazione di Benedetto XVI "Grande silenzio perché il Re dorme", offerta alle monache e ai fedeli in venerazione davanti alla Santa Sindone, il 2 maggio 2010.
Infine, quando sarà il momento del Sacro Triduo, potremo dedicarci a una meditazione per immagine, che ci è offerta dal quadro Agnus Dei del pittore spagnolo Francisco de Zurbarán.