Nell’estate del 1967
un monaco cistercense, intento alla meditazione mattutina, subisce maggiori
distrazioni del solito per il continuo ritornargli alla fantasia della parola “equilibrio”.
Lo stesso giorno, mentre riordina in soffitta cose fuori uso, ecco capitargli
tra le mani una lastra di bronzo con il rilievo di una orante: è l’Alma
Æquilibrii Mater, Santa
Maria dell’Equilibrio. Riprodotta a colori su tela da fr. Armando Panniello, la
venerata effige viene oggi conservata nell’Abbazia trappista Nostra Signora del
Santissimo Sacramento di Frattocchie (Roma), sede centrale della sua
diffusione.
Preghiera alla Madonna dell’Equilibrio
Nel tempestoso mare della vita — al fin che dritta
solchi la sua prora — chi non invoca Te, chi non t’addita amica Stella, e
Madre, e gran Signora, Santa Maria?
Noi ti chiediamo il dono dell’equilibrio cristiano,
tanto necessario alla Chiesa e al mondo di oggi.
Liberaci dal male e dalle nostre meschinità:
salvaci dai compromessi e dai conformismi; tienici lontano dai miti e dalle
illusioni, dallo scoraggiamento e dall’orgoglio, dalla timidezza e dalla
sufficienza, dall’ignoranza e dalla presunzione, dall’errore, dalla durezza del
cuore. Donaci la tenacia nello sforzo, la calma nella sconfitta, il coraggio
per ricominciare, l’umiltà nel successo.
Apri i nostri cuori alla santità.
Donaci una perfetta semplicità, un cuore puro, l’amore
alla verità, all’essenziale, la forza d’impegnarci senza calcolo alcuno, la
lealtà di conoscere i nostri limiti e di rispettarli. Accordaci la grazia di
sapere accogliere e vivere la Parola di Dio. Accordaci il dono della preghiera.
Apri i nostri cuori a Dio.
Noi ti chiediamo l’amore alla Chiesa, così come tuo
Figlio l’ha voluta, per partecipare in essa e con essa, in fraterna comunione
con tutti i membri del Popolo di Dio — gerarchia e fedeli — alla salvezza degli
uomini nostri fratelli. Infondici per gli uomini comprensione e rispetto,
misericordia e amore.