Dal 26 al 28 maggio 2012 si svolgerà la 30ma edizione del
Pellegrinaggio di Pentecoste, che come vuole la tradizione ripresa da Charles
Péguy (1873-1914) – riattivata, nel 1983, nello spirito dei fratelli Henri
(1883-1975) e André Charlier (1895-1971) –, accompagna i pellegrini a piedi,
dalla cattedrale Notre-Dame di Parigi alla cattedrale Notre-Dame di Chartres,
per un totale di circa cento chilometri. A organizzare questo imponente
pellegrinaggio, al quale è attesa la partecipazione di oltre diecimila persone,
è l'associazione Notre-Dame de Chrétienté, secondo una carta fondativa che vuole questa iniziativa –
d'impronta mariana e liturgicamente vincolata alla forma extraordinaria del
Rito romano – posta sotto l'egida del motto Tradizione
- Cristianità - Missione.
Quest'anno il tema del 30mo
pellegrinaggio Parigi-Chartres è La famiglia, culla della Cristianità,
come espressione di adesione integrale e difesa del secondo dei punti non
negoziabili sui quali Papa Benedetto XVI, a partire dal discorso del 30 marzo 2006, è tornato a più riprese. In questo senso, le tre
giornate del pellegrinaggio sono poste rispettivamente sotto il patrocinio di
san Giuseppe (26 maggio: La Chiesa,
modello della famiglia), dei beati coniugi Luigi e Maria Beltrame
Quattrocchi (27 maggio: La famiglia,
cammino di santità) e di santa Giovanna d’Arco (28 maggio: La famiglia missionaria).
Mentre invitiamo i lettori di Romualdica a unirsi in preghiera ai
pellegrini che si accingono a compiere quest’avventura spirituale e umana, li
rimandiamo alla cronaca del Pellegrinaggio di Pentecoste che abbiamo
pubblicato l’anno scorso, nonché alla lettura e meditazione dell’omelia
pronunciata a Chartres nel 1985, in conclusione di
quell'edizione del pellegrinaggio, da Dom Gérard Calvet O.S.B. (1927-2008), fondatore
e primo abate del monastero Sainte-Madeleine di Le Barroux: Chartres, 1985: "è un monaco che vi parla".